Nata nel '27 e durata per sempre, la collaborazione fra la parigina Orfèvrerie Christofle, della famiglia Bouilhet, e Gio Ponti, ha nuovi episodi nel '55 e nel '56. Proprio di questi anni è il contatto flessibile e vivace che Ponti aveva con le industrie amiche, che gli consentiva prototipi immediati di una serie a venire. (Già allora, suo collaboratore privilegiato per i prototipi in metallo, L. Sabattini.) A Parigi, alla Galerie Christofle, Ponti tenne una mostra, nel '57, Formes Idées d'Italie, in cui, a modo suo, presentava, oltre alla sua architettura e ai suoi disegni per Christofle, anche ceramiche, argenti, dipinti, di artisti e artigiani suoi amici, da Melotti a Gambone, da Fiume a Rui, da De Poli a Sabattini, come aveva fatto a Goteborg, nel '55.