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Progetto di piano urbanistico per l’ex Scalo Sempione

1937-1948 Milano
Progetti urbanistici;
Concorsi, progetti e proposte;

Ponti propone già nel '37' un progetto unitario per l'ex-scalo Sempione a Milano, grande spazio libero (300.000 mq.) tutto di proprietà comunale, quasi al centro della città: eccezionale unità da non far scomparire in un normale reticolo di strade. Propone una lunghissi­ma spina prospettica, un viale di 1.500 metri, che attra­versi l'intero quartiere e lo innesti all'asse di corso Sempione e alla scala neoclassica del Foro Bonaparte, unico tracciato urbanistico milanese riconoscibile. Non doveva essere il solito quartiere-giardino. Doveva da­re lo spettacolo magnifico di un grande viale forse so­praelevato entro un parco, e nel parco alte incantevoli case, a terrazze, a giardini pensili: torri isolate, con il verde ai piedi e accanto alle torri comparivano, negli schizzi di Ponti, anche le case a collina di Vaccaro, del '37. Così Ponti vedeva una città felice. Quando, dieci anni dopo e ancora invano egli ripropone con lo Studio Mazzocchi Minoletti la soluzione unita­ria, le torri, cuore del progetto, sono ancora più alte (20 piani), il verde è cresciuto la spina prospettica non è più un viale, è un fiume d'erba con isole di attrezzature sportive, il traffico sì è allontanato e non taglia più il quar­tiere, lo circonda, con collegamenti sotterranei. E si fa strada l'idea di mescolare, dentro l'isola verde, la società degli abitanti: Gli alloggi si distinguevano per portata, cioè per numero di locali, non per destinazione